domenica 3 novembre 2019

Le frottole verdi e quelle bianche


In politica il popolo italiano è abituato a sentirsene raccontare di tutti i colori, anche prima dell'avvento dei social, ma sembra aver ormai acquisito una specie di difesa immunitaria che lo rende immune dalle sparate dei politici italiani. Nella precedente legislatura abbiamo avuto Renzi che ne ha sparate diverse dal "Letta stai sereno" al "se perdo il referendum smetto di fare politica". Poi è stato sostituito dal bugiardo e racconta frottole per eccellenza che è Matteo Salvini, presentatosi al governo con la promessa di eliminare le accise al primo consiglio dei ministri per poi proseguire con le sue sparate quotidiane soprattutto in tema di migranti (l'invasione, porti chiusi/aperti ed in ultimo l'aumento degli arrivi da quando non c'è più lui a difendere i confini). In questi giorni è tornato in auge anche il Matteo di Rignano, che dopo aver promosso la nascita del nuovo governo M5S-Pd ed aver lasciato il Pd per formare il suo partitello, ha ripreso con le esternazioni attaccando quotidianamente il governo salvo poi dichiarare che durerà fino al 2023. A occhio e croce Conte rischia la fine del povero Letta salvo che, se sarà così, non sarà certo il buon Matteo Renzi a sostituirlo ma bensì il Matteo fasciorazzista della Lega. La battaglia di questi giorni è sulle microtasse previste nella legge di bilancio del governo Conte 2 per portare a casa il blocco dell'aumento dell'Iva. Una battaglia di propaganda piuttosto che una scelta seria per la finanziaria 2020. Infatti la famigerata Iva sbandierata come uno spauracchio avrebbe potuto essere gestita secondo parametri "razionali" piuttosto che svenarsi nel cercare quei soldi necessari a bloccare questa eredità tramandata di governo in governo. Si sarebbe potuto per esempio aumentare l'Iva di beni non essenziali e diminuire quella di generi di prima necessità come richiesto da più parti ed utilizzare quei 23 miliardi per ridurre le tdasse sul serio. Certo un provvedimento del genere sarebbe stato dettato dalla razionalità e non dalla pancia ed oggi come oggi quindi non digerito dalla maggioranza dei cittadini che ragionano ... forse nemmeno con la pancia. Detto questo il governo si appresta ad approvare qualche piccolo balzello per riuscire a far quadrare i conti e naturalmente apriti cielo. Non solo da parte del Matteo verde che dall'opposizione vede la sua azione facilitata perché può sparare a zero senza proporre soluzioni alternative, come d'altra parte faceva anche da ministro. Il Matteo bianco invece inizia la guerra contro il governo che appoggia demonizzando la tassa sulla plastica dimenticando almeno due aspetti: ma non è stato il suo governo ad introdurre la tassa sulle buste di plastica ? ma non è lo stesso Renzi a schierarsi a favore di Greta nella lotta contro la distruzione dell'ambiente ? Insomma come al solito il Matteo bianco cambia parere e posizione ogni mezza giornata e le spara a vanvera gareggiando in questa gara allo sparacavolate con il suo omonimo verde. Intendiamoci la lotta contro l'inquinamento e l'opera di distruzione dell'uomo sull'ambiente non può essere portata avanti da un singolo paese o con queste microinterventi di efficacia discutibile, ma sparare a zero senza proposte alternative è semplicemente uno dei tanti giochetti politici indirizzati verso il consenso piuttosto verso una reale soluzione ai problemi.

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