martedì 28 agosto 2018

L'ignoranza base fondamentale del governo Salvini-Di Maio


E' preoccupante il governo Salvini-Di Maio (si perché ormai Salvini è il vero factotum del governo, Di Maio l'unico che riesce a tenergli il passo mentre Conte non esiste e lo stesso Movimento 5 Stelle è scoparso fagocitato da Salvini e Lega) più per la base di ignoranza su cui fonda il proprio consenso che per quello che sta facendo o non facendo a seconda dei punti di vista. Un'ignoranza coltivata ad arte dal duo Salvimaio e che bene o male viene alla luce grazie anche ai social, Twitter e Facebook in primis. Il piatto forte naturalmente è l'mmigrazione sulla quale Salvini gioca sporco inculcando nei suoi seguaci quella invasione che i numeri dimostrano ampiamente non esserci, la non suddivsione dei migranti fra i paesi europei per poi stringere accordi con chi non ha accolto nemmeno un migrate fra quelli arrivati in Italia. E così accade che chiunque si metta di traverso ai governo viene massacrato sui social come è accaduto al magistrato che sta osando a indagare Salvini per il trattamento riservato alla nave della marina militare italiana Diciotti, contro la Costituzione e contro le leggi vigenti. Contro il magistrato è stato scritto di tutto compreso fotomontaggi ridicoli da parte di persone che non conoscono nemmeno la differenza fra indagato e imputato. Tanto per chiarire ecco alcuni esempi di post e/o tweet letti sui social.

"Disperato è l'italiano che non ha un lavoro non questi (n.r. africani immigrati) che sono borghesi il vero povero africano non si può permettere di pagare gli scafisti svegliatevi e ora di pensare ai nostri connazionali non agli altri paesi qui la vecchia politica sta facendo business"
Un commento che segue il filo conduttore di Salvini che parla di pacchia finita per gli immigrati e di crociera per coloro che sono caricati su qualche nave per essere salvati e portati in qualche porto sicuro. Qui si arriva addirittura a sostenere che queste persone sono borghesi pieni di soldi come se non si vedesse quando sbarcano che razza di persone disperate sono.

"Se vado in Egitto in nave e non mi fanno scendere perché non ho documenti, il loro Ministro è indagato per sequestro di persona ?"
Il tipo qui non capisce che quelle persone sono state salvate da un naufragio da una nave italiana. Dal momento che sono state salvate e imbarcate dalla nave militare italiana quelle persone si sono trovate in territorio italiano come sarebbe stato per qualsiasi naufrago. Se un ministro impedisce loro di scendere a terra praticamente compie un sequestro perché, ripeto, quelle persone già si trovavano in territorio italiano. 


"Ma se impedisco a qualcuno di entrare in casa mia chiudendo la porta a chiave sto limitando la sua libertà di fare un po' il cavolo che gli pare? Mi indagano per sequestro di persona?"
Come sopra. Nel caso della Diciotti, Salvini non ha impedito a qualcuno di entrare in casa nostra perché si trovavano già in casa nostra dal momento che sono state savate dalla nave della Marina Italiana. E ATTENZIONE: questo tweet è di un sottosegretario del governo Salvini-Di Maio.
 
"Se tu stai bene economicamente perché non ti adotti un centinaio di emigrati così con i tuoi soldi puoi fare ciò che vuoi"
E qui siamo al solito commento becero che, abbassandosi allo stesso livello dell'autore, potremmo dire: perché non ti adotti un medico per curarti o un'insegnante per studiare o uno stradino per aggiustare la strada che fai tutti i giorni ? Gente che ormai non ha più il senso dello Stato e del fatto che il cittadino paga le tasse affinché lo Stato faccia lo Stato e fra i suoi obblighi c'è anche l'aiuto ai paesi più poveri.

Difficile combattere questa platea significativa governativa alimentata dal governo stesso tutti i giorni attravesro i social per sostenere un analfabetismo strutturale utile solo ad aumentare i like su tweet e post. Una cosa è certa: non si può combattere questa platea scendendo al loro stesso livello perché se non ci sei portato ne uscirai sempre sconfitto. I tempi che ci aspettano sono sempre più bui.





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