venerdì 9 settembre 2011

I 10 anni che hanno cambiato il mondo ..... e affossato l'Italia

Il mondo è cambiato da quell'evento tragico del 11 settembre del 2011 ed insieme al mondo è cambiato il nostro paese affossato da un uomo che per propri interessi personali sta portando alla banca rotta un'intera nazione e le sue classi medio basse. In questi 10 anni infatti l'indagato di Arcore ha governato per 8 anni con la breve pausa de governo Prodi che poco ha potuto fare nel biennio 2006-2008 se non riportare il deficit del paese all'interno dei parametri di Maastricht (3% del PIL). L'Italia ha avuto la disgrazia di essere governata dal politico più incapace che la storia della Repubblica ricordi proprio negli anni più disastrosi a livello planetario dopo la seconda guerra mondiale. L'attacco alle torri gemelle e la conseguente reazione spropositata degli Stati Uniti che scatenarono due guerre disastrose, la gestione del passaggio dalla lira all'euro sono stati gli eventi che il centro destra ha dovuto affrontare nel quinquennio 2001-2006. Nel primo caso Berlusconi e soci hanno gettato il paese in una guerra senza fine che tutt'ora conta morti ingiustificabili rispetto ai risultati ottenuti se ancora oggi a 10 anni di distanza, il mondo intero sta in apprensione per il timore di nuovi attentati. Nel secondo caso, la gestione dell'euro, la scelleratezza del governo consentì nel giro di tre anni il raddoppio dei prezzi e del costo della vita lasciando libero il mercato di adottare l'uguaglianza 1 euro = 1000 lire piuttosto che il cambio ufficiale di 1 euro a 1986 lire. Cinque anni che portarono alla lievitazione delle tasse, dei prezzi, del deficit pubblico mentre tutto il paese doveva sorbirsi le sceneggiate pagliaccesche e spesso oltraggiose degli alleati del cavaliere .... i nuovi fascisti verdi. Terminato il quinquennio il paese venne consegnato per due anni al centro sinistra che, pur riportando il deficit nei parametri europei, non trovò di meglio che dare vita a quel carrozzone che si chiama Partito Democratico e che oggi perde pezzi da ogni parte. L'esperienza biennale di Prodi il popolo italiano o meglio la maggioranza del popolo che andò a votare (l'astensione toccò quasi il 30%) riconsegnò il paese al cavaliere di Arcore e ad i suoi amici verdi. Il nuovo governo di centro destra si trovò ad affrontare la crisi economica mondiale più grave dalla recessione del '29 negli Stati Uniti. E l'inadeguatezza dei governanti italiani tornò prepotentemente a galla. Per tre anni la crisi è stata negata mentre governo e maggioranza si occupavano dei continui scandali in cui Berlusconi si trovava e si trova tutt'oggi coinvolto. Deficit statale in crescita, disoccupazione in pauroso aumento, Pil in negativo sembravano non spaventare il governo fino a quando pochi mesi fa non è stato richiamato all'ordine dall'europa che ha dovuto perfino imporre i provvedimenti necessari per tentare di risanare i conti pubblici. Nonostante le indicazioni della BCE il governo non è stato capace di varare una manovra credibile, efficace e soprattutto che andasse a toccare dove ancora il barile non era stato raschiato. I grandi capitalisti, i politici, i liberi professionisti, queste le categorie che non saranno minimamente toccate se non con qualche obolo di poco conto nel rastrellamento di soldi per ridurre il deficit pubblico. Mentre fra i vari provvedimenti non ne esiste nemmeno uno che favorisca la ripresa e lo sviluppo per consentire dopo i tagli alla spesa di tornare in carreggiata. Insomma 10 anni di disastri continui che rischiano di portare il paese al fallimento. La nostra politica è stata però leader mondiale per quanto riguarda scandali, interventi della magistratura, comportamenti squallidi e offensivi dei singoli cittadini per non parlare delle contnue pagliacciate messe in scena dal quella formazione circense che si chiama Lega Nord. Un partito eversivo che lavora per dare vita ad uno stato inesistente, la Padania, sia con iniziative al limite della legalità, come la formazione della guardia padana o del parlamento padano, sia con iniziative ridicole come il giro della padania, alla quale purtroppo uno sport nobile e glorioso come il nostro ciclismo si è prestato per mettere in scena una rappresentazione offensiva per chi ama questo sport. Insomma siamo in piena decandenza e non solo economica-finanziaria ma anche sociale, culturale e di costumi. Un paese che in questi 10 anni ha continuato a rotolare verso il basso senza ancora aver raggiunto il fodno.

Nessun commento: